Gichin Funakoshi (1868-1957)
L’immagine di Gichin Funakoshi è appesa alla parete principale di molti dojo di differenti scuole di karate, egli è stato di fatto il primo a diffondere il karate nel centro del Giappone e, in seguito, la sua scuola di karate si è ampiamente diffusa in tutto il mondo. Nel 1949 all’età di 81 anni, Gichin Funakoshi guida la nuova associazione Japan Karate Association (J.K.A.), l’inizio della diffusione su scala mondiale del Karate Shotokan anche se, di li a poco, le divergenze di opinione sui modi di praticare e di insegnare il karate susciteranno non pochi conflitti.
Nel 1935, G. Funakoshi scrive la sua opera più importante, intitolata Karate-do kyohan (Testo di insegnamento del karate-do). E’ senza dubbio il periodo più felice della sua vita. Già diverse università di Tokyo hanno aderito al suo insegnamento, il numero di allievi aumenta, ogni giorno egli va a insegnare in un’università diversa. La sua situazione materiale migliora. Il primo dojo di karate è costruito nel 1938 dai suoi allievi, che si sono tassati per molti anni a questo scopo e si appoggiano alla rete degli ex-allievi delle loro università. G. Funakoshi chiama questo dojo “Shotokan” (La casa nel fruscio della pineta).
G. Funakoshi scrive” I venti precetti della via del karate” quando il Giappone e già in guerra con la Cina dal 1937.
Gichin Funakoshi – I venti precetti della Via del Karate
1. Non bisogna dimenticare che il karate comincia con il saluto, e termina con il saluto.
2. Nel karate, non si prende 1’iniziativa dell’attacco.
3. Il karate è un complemento della giustizia.
4. Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
5. Nell’arte, lo spirito importa più della tecnica.
6. L’importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l’esterno.
7. La disgrazia proviene dalla pigrizia.
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
9. L’allenamento nel karate si prosegue lungo tutta la vita.
10. Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza.
11. Il karate è come 1’acqua calda, si raffredda quando si smette di scaldarla.
12. Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere.
13. Cambia secondo il tuo avversario.
14. L’essenziale in combattimento è giocare sul falso e sul vero.
15. Considera gli arti dell’avversario come altrettante spade.
16. Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.
17. Mettiti in guardia come un principiante, in seguito potrai stare in modo naturale.
18. Bisogna eseguire correttamente i kata, essi sono differenti dal combattimento.
19. Non dimenticare la variazione della forza, la scioltezza del corpo e il ritmo nelle tecniche.
Lettura consigliata per approfondimenti:
“I VENTI PRINCIPI DEL KARATE”
“L’eredità spirituale del Maestro”